mercoledì 25 settembre 2013

biografia minima 1° parte

Da bozzolo a crisalide
nasco il 4/10/71 in una piccola città del sud, culturalmente chiusa e afflitta da alcune piaghe sociali. Ricordo quella genuina sensibilità e tenera fragilità che mi hanno sempre contraddistinto fin dall'infanzia. All'età di sei anni circa insieme ai miei amici mettemmo in piedi il primo club di quartiere dal nome "La lucertola verde". Tra le varie attività di questo circolo, particolarmente pregnanti, erano quelle che a vocazione artistica, come la creazione di spettacoli teatrali e piccoli show, che svolgevamo nell'androne di casa del mio amico al modico prezzo di 50 o L. 100. Io mi esibivo con una prova di escapologia semplice, accartocciandomi in un cartone alimentare, debitamente chiuso, e infilzato con dei fermagli da capelli. Mi ha sempre affascinato il mondo del circo, in particolare le discipline del giocoliere e del clown, l'interessamento per la poesia arrivò ad otto anni quando scrissi dei versi dal titolo "i marziani" che descriveva, l'inverno e fatto di cappotti,sciarpe e cappelli tali da rendere la gente quasi irriconoscibili; proprio come dei marziani.
L'adolescenza
quella sicuramente fu l'età in cui si formò la mia coscienza civica e politica nonché il mio amore per l'arte poetica.nel 1989 le sale cinematografiche proiettavano un film che stregò i giovani di quell'epoca fu" l'attimo fuggente" con la superba interpretazione di Robbie williams. Fu così che insieme ai miei amici, presi dall'impeto dall'emozione lasciata nei nostri animi da quella pellicola, decidemmo anche noi di creare la setta dei poeti estinti. Eravamo circa cinque provetti artisti, un ballerino di danza moderna, una di danza classica, un compositore di partiture per cori, un'appassionata di poesia, ed io provetto poeta e scrittore. In principio mi cimentai con la scrittura di novelle poi in seguito mi appassionai fortemente per la poesia. I primi scritti descrivevano la libertà di esprimersi come identità in via di formazione, nonché la bellezza della vita. Ecco una delle mie prime poesie
voglio vivere
Voglio saltare per incontrare il sole
poi ricadere respirano natura.
Voglio correre
correre
dar fondo a tutte le energie
immaginabili è possibili
e poi………
Voglio tuffarmi nel fiume
e nuotare contro le rapide,
bere l'acqua dolce
e sulle sponde riposarmi,
sarà reso gli alberi
scalare le montagne
contemplare il volo degli uccelli, 
amare
amare 
amare ogni essere vivente
e poi……
Voglio…..
Voglio…..
Voglio vivere.

eccone un'altra che racconta questa identità informazione

In viaggio
Ecco le scarpe
consumate
e i piedi doloranti
camminerò,
verso mete lontane,
orizzonti sconosciuti,
dove né bene né male
governeranno
ma la legge
dei comuni bisogni
è in voi bisogni primari
e intrinseci dell'anima
nuoterò.
e i muscoli
e i muscoli
si rafforzeranno
è la sapienza
sì irrobbustirà
e il cuore si aprirà………
FINALMENTE
uomo perennemente
in crescita.
nel 1990 scoprì gli scritti del mistico poeta Gibran . In un primo tempo ero affascinato dalla musicalità, e l'aulicità espressa nei versi di alcuni manoscritti, cosa che mi sembrava esserci anche nelle descrizioni naturalistiche dello scrittore russo Tiutcev. Iniziai così ad abbeverarmi alla fonte di quel gran maestro che rappresenta Gibran. Divorai avidamente le pagine del "il profeta", a volte per entrare più in profondità nelle parole amavo leggerle con un sottofondo di musica classica.Tutte le liriche mi sembravano indistintamente belle e intrise di un profondo e grande insegnamento di vita, ma una più di tutte mi rapì per le sue fattezze
allora una donna disse: parlaci della gioia e del dolore.
Ed egli rispose:
la vostra gioia e il vostro dolore senza maschera.
E quello stesso pozzo che fa scaturire il vostro riso fu più volte colmato dalle lacrime mostre. Come potrebbe essere altrimenti? Più a fondo vi scava il dolore, più gioia potete contenere. La coppa in cui versate il vostro vino non è la stessa coppa cotta nel forno del vasaio? Egli urtò che addolcisce il vostro spirito non è lo stesso intagliato dal coltello? Quando siete felici, se scuserete il vostro cuore troverete ciò che vi ha fatto soffrire e darvi ora la gioia,
e quando siete afflitti, guardate ancora nel cuore scoprirete che state piangendo solo ciò che vi ha reso felici.
negli anni successivi mi appassionai ai misteri della profondità umana, la comprensione dell'essere e la spiegazione del nostro comportamento, mi tuffai nelle letture di Eric from, e in quelle di Freud, di lì a poco decisi che avrei dovuto continuare gli studi alla facoltà di psicologia di Roma.

Gli anni romani   
Roma mi sembrò da subito una città grande e affascinante, dove perdersi negli svariati stili che contraddistinguono i rioni e le piazze. Gli innumerevoli numeri che targavano gli autobus, iniziarono a essere un gioco predominante della mia mente e nonostante ciò non di rado incautamente mi capitava di trovarmi da tutt'altra parte della città. Inizialmente partivo dallo studentato con il 32,  mi fermavo a piazza Risorgimento, per prendere il lungo il rutilante 492 che percorre lungamente il centro permettendo di vedere, comodamente seduto, le più belle vie della città ,in seguiti scoprii i percorsi della metro. Mi beavo ad osservare la gente nelle sue innumerevoli diversità sentire il chiacchiericcio vernacolare romano; tutto insomma mi sembrava nuovo e diverso, i professori poi enucleavano, nelle loro grandi aule le loro teorie ora psicologiche, ora biologiche, ore anatomiche, ora statistiche,ed io suggevo dal loro sapere. A pranzo diverse culture si intersecavano con la mia e tutto era confronto, meraviglia, sapere, spesso le note arabe riecheggiavano nella stanza dove dormivo, erano gli amici palestinesi che studiavano medicina, e che nei momenti di svago ascoltavano la musica della loro terra. La qualcosa fu fonte di ispirazione per nuove creazioni poetiche………
Nascita

Un dolore
viaggia nel ventre,
va verso
una vita nuova.
Bacino che si muove
in danze arabe,
gocce di emozioni
che discendono
in fremiti di gioia.
Ecco
il primo vagito
del piccolo mistero .

I libri mi assorbivano ma c'era qualcosa di inespresso che voleva venir fuori prepotentemente.Mi sembrava a volte essere attratto dalla  maschera del commediante, a volte rapito da quella del buffone, a volte conquistato da quella del clown, altre soggiogato dalla figura del raffinato giocoliere o quella dell'abile trampoliere. Tutte elementi che in parte avevo già in me come dote naturale ed in parte imparai correttamente nel primo corso , denominato" i primi passi.". Questo rappresentò un viatico per una nuova dimensione professionale, che raffinai sempre più, con corsi altamente specializzati. Per i primi tempi la psicologia continua ad accompagnarmi come donna foriera di consigli e conoscenza, insieme a questo nuovo funambolico interesse ma poi l'idillio cessò. Iniziò a serpeggiare silente, sorniona il volto scuro della malattia mentale attorno a me, scoprìi per mano di un amico che ne contrasse i sintomi, come può essere agghiacciante, ed atterrente, la sua lucida visione del fantasma reale, e quanto di queste acuzie psicotiche potessero creare comportamenti, lesionistici o autolesionistici. Questo mise seriamente in discussione il mio volermi strutturare come psicologo, lasciando invece campo libero alla dimensione poetica ed angelica del clown. Mi avventurai tra i vari festival di strada e le feste di piazza esprimendo appieno tutta la gioia che possedevo sentendomi anche un po' cittadino del mondo………
Il girovago
sono figlio di nessuno
figlio di me stesso,
la mia patria
La terra
La mia casa
La piazza,
gli amici
La gente,
La donna
l'amore,
il mio consigliere
e il maestro interiore.
Presto
imbandite la tavola
di cose semplici,
che le vostre coppe
siano riempite
gli acqua limpida
e che una chitarra
è una tamorra
Suonino
fino a quando
La luna
non avrà preso
il posto del sole,
e il sole
il posto della luna
continuando
con voce gorgogliante
o' profumme d'ammore
jente na canzone 
ca trase jente u core .


Ecco alcune foto delle mie performance




festa della musica partenza via frattina
festa della  musica Roma  via frattina

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festa della musica via frattina
festa della musica Roma via del corso
festa della musica via del corso
festa della musica piazza di spagna




festa della musica via delle carrozze


festa della musica piazza di Spagna
festa della musica via delle carrozze
festa della musica via delle carrozze
festa della musica momento di follia corporea
giornata ecologica via dei fori imperiali compagnia groupius

viterbo serata medioevale compagnia amorua

discoteca fabbrica roma

I trampoli mi portarono con soddisfazione, a girare un po' l'Italia, grazie ad una grande famiglia circense "i Colombaioni" che mi trattarono al loro pari accogliendomi in pieno e procacciandomi lavoro. Grazie a loro gli ultimi anni ebbi la fortuna, di esibirmi anche in alcuni teatri spagnoli, con lo spettacolo "i clown di Fellini", rivisitazione teatrale dell'omonimo film di Fellini dove i loro nonni, si erano esibiti, nell'ultima spettacolare, esilarante e dissacrante, scena del clown. Una delle ultime tappe, dove mi condussero i trampoli, fu la Colombia, grazie al mio amico di ventura, che mi ospitò a Bogotà.Ma la mia corsa, stava ormai per terminare.
spettacolo i clown di fellini con i mitici colombaioni  ambasciatori della clownerie


entrata in scena degli artisti
l'asino matematico

mentre impersonifico fischietto che muore
tutti che piangono il povero fischietto
tutti in posa per la fotografia compreso il morto

il finale trionfante

una miriade di coriandoli sul pubblico



la grande marionetta del pinocchio a piazza  navona con l'artista polivalente gigi mipi








festa di carnevale a Cagliari con i colombaioni
il mago nadir

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ai castelli romani mentre impersonifico spaghetto clown con i due gonfiabili ciccio

(Continua nel post "il corpo vite, il corpo via, inizio di una malattia")

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